Tessuto Jacquard e lavorazione Jacquard sono termini che si incontrano spesso nell’ambiente tessile per la casa e l’abbigliamento, ma cosa significano?
Quando parliamo di “Jacquard” facciamo riferimento ad un metodo di realizzazione del tessuto basato sull’utilizzo del telaio Jacquard: un’invenzione rivoluzionaria, che ha segnato la storia della produzione tessile nei primi anni del 1800.
Il tessuto Jacquard, cos’è?
La Jacquard è una lavorazione di pregio che consiste nell'intessere un motivo decorativo, o disegno, direttamente nella trama del tessuto, creando effetti leggermente in rilievo che esaltano la qualità della manifattura.
Utilizzata con filati a fibra lunga, come cotone, lana e lino, la Lavorazione Jacquard rende possibile realizzare disegni precisi ed elaborati, donando ai tessuti un'estetica particolarmente ricercata, raffinata ed elegante.
Come funziona? Un tessuto è costituito di base dall’intreccio di fili perpendicolari tra loro: l’ordito è la struttura di un tessuto, i fili che vengono posizionati sul telaio in tensione per fare da scheletro alla stoffa. La trama si sviluppa inserendo un filo che passi in mezzo all’ordito (alternando i colori a seconda della necessità del disegno) andando a costituire l’intreccio, o l’armatura, del tessuto vero e proprio.
Come nasce la lavorazione Jacquard: un po’ di storia
Il Telaio Jacquard prende il nome dal suo inventore francese, Joseph Marie Jacquard, e fu grazie a questa macchina che la produzione tessile francese conobbe un vero e proprio boom nella prima metà dell’800. Prima di allora, il telaio veniva azionato da un tessitore con due aiutanti, che avevano il compito di tendere i fili della trama e di monitorare l’ordine di intreccio per poter realizzare correttamente il disegno: un lavoro lungo, faticoso e con un alto rischio di imperfezioni tanto nella tessitura vera e propria (e quindi nella qualità e resistenza del tessuto) quanto nella fantasia o nel disegno.
Con il Telaio Jacquard venne introdotto. tra il 1804 e il 1806, un sistema semiautomatico, ad attivazione manuale, che permetteva di sfruttare un cilindro meccanico e l’impiego di schede perforate per realizzare con precisione e i disegni del tessuto.
I telai tradizionali potevano lavorare un intreccio di circa 20 fili, mentre il telaio meccanico di Jacquard poteva intessere fino a 1300 fili contemporaneamente: i tessuti Jacquard sono quindi, ancora oggi, spessi e caratterizzati da fantasie estremamente particolareggiate e complesse, come i broccati.
Il segreto delle complesse fantasie e delle lavorazioni Jacquard di maggior pregio sta nelle schede traforate: per noi, che abbiamo ben chiaro il concetto di programmi, codici binari e automazioni, sembra un sistema intuitivo e semplicissimo, ma all’epoca di Jacquard, si trattava di un’invenzione all’avanguardia.
Jacquard combinò l’utilizzo delle schede traforate fatte su cartoni rigidi con l’uso di aghi e un cilindro meccanico sopra il telaio per automatizzare, tramite un tamburo metallico, la caduta degli aghi che dovevano pizzicare i fili corretti per realizzare il disegno prestabilito. L’idea alla base, per intenderci, non è molto diversa da quella del carillon musicale: una scheda rotante che fornisce al meccanismo input mirati in termini di tempo e posizione.
Tessuti Jacquard: caratteristiche e disegni complessi
Oggi, il meccanismo del telaio meccanico è quasi completamente automatizzato, ma il principio rimane lo stesso e, soprattutto, la qualità del tessuto Jacquard è sempre alta e riconoscibile a vista d’occhio.
La lavorazione Jacquard permette di realizzare fantasie estremamente complesse in termini di disegno e colori, proprio per l’intreccio fitto di moltissimi fili intessuti contemporaneamente. Come per esempio:
Il tessuto Jacquard è generalmente caldo e “spesso”, grazie alla sua fattura artigianale, e può presentare anche texture particolari, come per esempio la lavorazione Piquet, con disegni in rilievo di gran pregio.